Il film è protetto da copyright e dunque non riproducibile; ci limitiamo dare un sintetico riassunto della parte a noi interessante.
Nel corso dell’indagine Sherlock Holmes esamina attentamente la camera dove è avvenuto il delitto e che presenta evidente presenza dei ladri assassini.
Sul mobile c’era un vassoio con una bottiglia di vino, tre bicchieri, e il tappo della bottiglia.
Holmes si domanda come i ladri hanno estratto il tappo; egli nota un cassetto semiaperto con dentro alcune cose u un grosso cavatappi del tipo a strappo con una lunga vite.
Holmes cerca di risalire attraverso alla testimone se avesse visto usare quel cavatappi, ma, malauguratamente la testimone non è di aiuto poiché svenuta subito.
Ma egli intuisce da solo e subito che non è stato usato quel cavatappi: infatti il tappo presenta tre tentativi di perforazione e quella decisiva non arriva fino in fondo; quel cavatappi robusto e facile all’uso avrebbe probabilmente richiesto un solo tentativo e sicuramente sarebbe passato da parte a parte del tappo.
Pertanto egli conclude che molto probabilmente è stato usato un altro cavatappi, anche questo di uso corrente all’epoca in Inghilterra: un cavatappi multiuso tascabile con la vite corta: non facile da introdurre nel tappo e certamente non in grado di passare da parte a parte.
In conclusione, afferma Holmes, quando troveremo il
sospettato avremo la prova decisiva dal fatto che ha un cavatappi portatile multiuso in tasca.