Nelle cantine ottocentesche della palazzina storica di Martini a Pessione di Chieri è ospitata una delle più importanti raccolte mondiali di Storia dell’Enologia.
Il Museo Martini di Storia dell’Enologia è stato inaugurato nel 1961, in occasione dei cent’anni dell’Unità d’Italia; una collezione di straordinario valore, formata da oltre 600 pezzi, in un arco temporale che dal VII secolo avanti Cristo e arriva sino a nostri giorni.
La raccolta è esposta in 15 sale e su una superficie di 1500 m quadri.
Le prime sette sale costituiscono l’area archeologica: nelle teche anfore, vasi, filtri, coppe di splendida fattura, lungo un asse temporale che parte dall’Antico Egitto, attraversa la Grecia classica e giunge alla tarda latinità.
Le sale successive sono invece dedicate all’epoca moderna, dal Sei-Settecento al Novecento. Vi trovano posto torchi monumentali, carri da cerimonia, tini alambicchi; accanto ad essi una miscellanea di preziosi oggetti in argento o cristallo, realizzati dalle manifatture di tutto il mondo.
Il Museo fu creato a partire dalla raccolta privata di Lando Rossi di Montelera, un nipote del fondatore Luigi Rossi, e venne poi arricchito e perfezionato negli anni. Oggi resta uno dei luoghi in cui meglio è possibile conoscere la storia del vino. In tale ambito è infatti uno dei principali musei europei, il primo ad averlo affrontato in modo così esaustivo.
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